La nostra storia
Gomito a Gomito nasce a Bologna nel 2010, all’interno di un luogo insolito per un atelier di sartoria: la Casa Circondariale Rocco D’Amato, più conosciuta come “la Dozza”, ovvero il carcere della città, che si trova in via del Gomito 2. Qui, nella sezione femminile, abbiamo avviato un laboratorio dove creatività e riscatto lavorano fianco a fianco (anzi, gomito a gomito!). Tutto è iniziato con l’idea di offrire alle donne detenute una seconda possibilità attraverso la sartoria. Quello che è partito come un piccolo progetto - grazie al lavoro di tante persone volontarie che negli anni hanno donato tempo e cura - è diventato una cooperativa sociale che ad oggi impiega 7 persone nel ramo sartoria, di cui 5 donne detenute o ex-detenute con contratti a tempo determinato o indeterminato.
Nel 2023 un cambio di governance ha visto una collaborazione più stretta con la cooperativa sociale Baumhaus e l’ente di formazione CIOFS FP/ER, che nei prossimi anni intendono progettare e sperimentare nuovi percorsi di impresa cosiddetta “di transizione” per le persone ai margini del potere sociale ed economico, incluse le persone più giovani che devono approcciarsi al mondo del lavoro.
Missione e impatto sociale
La visione di cambiamento di Gomito a Gomito è far sì che vivere l’esperienza della detenzione non sia più uno stigma sociale, ma un’opportunità di apprendere nuove competenze e costruire percorsi di autonomia lavorativa e giustizia sociale. Nel nostro laboratorio formiamo – attraverso percorsi retribuiti tra teoria (introduzione alla sartoria) e pratica (tirocini) – e poi assumiamo donne detenute, attraverso un contratto (CCNL Cooperative Sociali) che può essere a tempo determinato o indeterminato.
I nostri obiettivi per i prossimi 5 anni
Crediamo di poter fare di più e meglio, ma sappiamo di non poterlo fare da sole. Se vuoi proporci un progetto o una collaborazione scrivi a info@gomitoagomito.com